venerdì 17 giugno 2016

Antonio Prete: L'orizzonte è la linea dove il cielo e la terra si uniscono. Il cielo e la terra: nel mito, Ouranós e Gea...

Eugène Louis Boudin
L'orizzonte è la linea dove il cielo e la terra si uniscono. Il cielo e la terra: nel mito, Ouranós e Gea. Dall'unione di Ouranós e Gea nasce Mnemosyne, la memoria. E Mnemosyne, congiungendosi in nove notti d'amore con Giove, genera le nove Muse. La genealogia, nel racconto di Esiodo, mostra la vera ascendenza delle arti: nella madre Mnemosyne c'è traccia dell'origine, cioè di quel confine nel quale la terra e il cielo, Gea e Ouranós, si toccano, congiungono, sovrappongono. L'orizzonte è la linea dove il cielo s'innamora della terra, la lontananza scende a farsi presenza, la terra accoglie il cielo generando Mnemosyne, cioè tutto ciò che si fa immagine, racconto, parola, tutto ciò che preserva il tempo contro il morire del tempo. Certo, quando Ouranós e Gea si uniscono è notte, e nella notte affonda la sua origine la memoria. Ma è possibile anche un'altra lettura del mito, che veda la congiunzione del cielo e della terra nell'orizzonte, dunque nel visibile che accoglie l'invisibile e lo sconfinato.

Parte di un articolo tratto da: " l’Unità del 29 luglio 2004", di Antonio Prete


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