sabato 12 agosto 2017

Eugenio Borgna: La lacrima dice proprio ciò che non si racconta, ciò che ancora non si dice...

Rogier van der Weyden
La lacrima dice proprio ciò che non si racconta, ciò che ancora non si dice. In un'eloquenza silenziosa, la lacrima si enuncia scomparendo, scorrendo. Non si impara nulla piangendo. Piangere non ha niente a che vedere con l'acquisizione di un sapere. Piangere è prima di tutto distinguere, distinguere il proprio corpo dalla propria anima. Le lacrime sono le parole del silenzio, e non ha senso analizzarle con la lama sottile e tagliente della ragione. Non si possono se non accogliere nella loro leggerezza e nella loro luminosa inconsistenza. [...] Parola incarnata, la lacrima dunque non è mai un argomento, tutt'al più una prova. Ha questo di paradossale : più è discreta più significa, e più sfiora, più ci tocca nel profondo. Stranamente silenziosa, chiaramente visibile, risolutamente sospesa, è una scrittura che esiste solo nelle sue cancellature.

In: “Le intermittenze del cuore”, di Eugenio Borgna

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