giovedì 10 agosto 2017

Pavel Aleksandrovič Florenskij: mi tornò in mente la struttura ritmica della risacca marina e della fuga di Bach, i ritmi antichi della mia anima...

Ivan Konstantinovič Ajvazovskij
[...] mi tornò in mente la struttura ritmica della risacca marina e della fuga di Bach, i ritmi antichi della mia anima. In effetti il rumore della risacca si compone dei rumori della caduta di singole gocce di acqua di mare. [...] noi le sentiamo, le gocce, come sentiamo anche la caduta della goccia e delle parti della goccia, e così all'infinito, quando tendiamo l'orecchio, quando ci abbandoniamo alla sensazione della risacca nel nostro cuore, nelle profondità della nostra anima: è allora che scopriamo l' infinita dispersione del suono, sempre netto e asciutto nelle sue minime componenti. La superficie misteriosa e infinita del mare è infinita anche per quel che contiene, per il suo suono, cosi come è infinita per la granulosità, la granulosità finissima della sua luminescenza. Il mormorio del mare è un'orchestra di un'infinità di strumenti.

In: "Ai miei figli (Pag. 87)", di Pavel Aleksandrovič Florenskij

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